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ANNUNCIAZIONE

E se essere o non essere una madre fosse un potere in grado di salvare il mondo? Annunciazione è la storia di due donne - due quasi madri - e del loro libero arbitrio.

testo Chiara Arrigoni | regia Eri Çakalli | assistente alla regia Giulia Quercioli | con Chiara Arrigoni, Ottavia Orticello | progetto fotografico Paolo Zunino | anno di inizio dei lavori: 2019

PREMIO TESTINSCENA 2019 | MENZIONE SPECIALE

PREMIO HYSTRIO SCRITTURE DI SCENA 2019 | FINALISTA

PREMIO NAZIONALE SCENA&POESIA 2019 | II CLASSIFICATO

FORVER YOUNG 2019 / LA CORTE OSPITALE | SEMIFINALISTA

PREMIO SCINTILLE 2020 | FINALISTA

Annunciazione è l’incontro tra due donne. Una di loro, Klara, si scopre essere incinta e va a cercare la maîtresse di un bordello che sa avere eseguito aborti clandestini a pagamento. La donna, però, vuole capire perché Klara è così ossessionata dall’idea di liberarsi del nascituro. E la risposta a questa domanda chiama in causa un mondo al di sopra di noi a cui possiamo scegliere se credere o meno: una profezia prevede la nascita di un bambino maledetto. Dentro lo spazio scenico Klara e l’Altra si incontrano, si scontrano, si uccidono a vicenda, si cercano, lottano per difendere ciascuna la propria visione del mondo e finiscono per guardarsi l’un l’altra come in uno specchio, riconoscendosi.

Al centro del progetto, due donne di fronte a una decisione difficile che le interroga sulla necessità di credere in qualcosa, una scelta che va oltre l’individuo e allude all’intero senso della Storia. Per entrambe le donne il tema della maternità è un nodo doloroso, ed è l’essere madre l’epicentro del dramma: è un potere antichissimo e universale, una responsabilità, o forse una condanna? Il testo si nutre di molti riferimenti al mito greco e ai testi sacri: un mondo arcaico di profezie e infanticidi, un mondo, da Edipo alla Madonna, da Medea ad Abramo, che declinava in modo anche cruento il concetto di sacrificio. Il tempo dell’azione scenica è, contemporaneamente, il passato, il presente e il futuro: il tempo dell’umanità, un tempo in cui la scelta delle due donne, le due quasi-madri, si riverbera su tutti noi come se stesse accadendo qui e ora.

« Un testo di valore, ben strutturato che si presta a diverse chiavi di lettura e mette in contatto con temi universali quali il rapporto tra individuo e società, la maternità come atto di potere, il rapporto tra scelta individuale e collettiva.. » 

(Motivazione Premio Testinscena 2019)

Debutto previsto per l'anno 2022; al momento abbiamo presentato al pubblico degli estratti del testo in tre diverse occasioni:

Premio Testinscena 2019 messa in scena di uno studio di 15 minuti di testo;

Lugano Long Lake Festival lettura teatrale di 25 minuti di testo;

Milano OFF Fringe Festival 2019 (Fabbrica del Vapore) messa in scena di uno studio di 25 minuti di testo;

Premio Scintille 2020 (Milano e Asti) con messa in scena davanti al pubblico di 20 minuti di studio.

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