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AUDIZIONE

Atmosfere che ricordano Black Mirror ed Eyes Wide Shut in un testo ispirato ad un fatto di cronaca vincitore di diversi premi in Italia ed Europa.

testo Chiara Arrigoni | regia Daniele Santisi | con Matteo Carabelli, Andrea Ferrara, Chiara Arrigoni | anno della prima produzione: 2017 | nuova produzione: 2022 | durata: 70 mins. | dai 16 anni in su

PREMIO NAZIONALE "GIOVANI REALTÀ DEL TEATRO" 2016 | PREMIO DELLA GIURIA ARTISTICA
PREMIO NAZIONALE DELLE ARTI 2017 | MIGLIORE DRAMMATURGIA
FESTIVAL DOMINIO PUBBLICO 2017 | TEATRO INDIA DI ROMA
MILANO OFF FIL FESTIVAL 2017 | SELEZIONATI PER AVIGNON 2018
SWINDON FRINGE FESTIVAL 2018 | BEST DRAMA PERFORMANCE (UK)
VINCITORI DEL TRENTATRAM FESTIVAL 2018 | MIGLIOR SPETTACOLO E MIGLIOR ATTORE

PREMIO IN-BOX 2019 | SEMIFINALISTI

AREZZO CROWD FESTIVAL 2019 | PREMIO FARRAGO

In uno squallido scantinato si sta svolgendo un’audizione per un misterioso incarico che può fruttare, in una sola sera, centomila euro. Il requisito fondamentale dei partecipanti è uno: essere sieropositivi. Tra i due candidati, Sarah e Miguel, solo il più motivato – o il più disperato? – riuscirà a conquistare il posto, e a dimostrare all’esaminatore, il Signor T., di essere in grado di superare ogni senso di colpa. Il pubblico si scopre a spiare una conversazione già iniziata e pezzo dopo pezzo intravede qual è il compito inquietante che i due esaminati sono chiamati a svolgere. L’interrogatorio è incalzante e il Signor T. sembra quasi provare piacere a scavare nelle vite di Sarah e Miguel per trovare le motivazioni che li spingono ad essere lì, in quello scantinato, soli di fronte a una terribile domanda: quanto vale la mia dignità? 

Il testo è ispirato ad un fatto di cronaca avvenuto di recente nel Regno Unito, che coinvolge una casta di ricchi annoiati che scherzano con la propria vita. La notizia passa quasi inosservata, ma Chiara Arrigoni decide di trasformare quell’episodio terribile in un testo teatrale. L’idea è quella di raccontare la storia di due ragazzi costretti a sottostare alla dinamica di un ingiusto e crudele processo di selezione. Il gioco di potere e sopraffazione a cui sono sottoposti, infatti, racconta di tutto il mondo del lavoro, che sottopone chi vuole farne parte a dinamiche crudeli e predilige chi è disposto a fare il “lavoro sporco” mettendo a tacere la propria coscienza. La pressione per essere scelti diventa una costrizione a dare il peggio di sé, a diventare il peggio di sé e a piegarsi alla legge homo homini lupus, mors tua vita mea. Dominare il prossimo per sopravvivere, fingendo con se stessi di non avere scelta. Ma, forse, c’è sempre lo spazio di fare una scelta che ci rende umani in un contesto forzatamente disumanizzante. 

« La pièce accumula tensione, colpi di scena, con precisione, ritmo, senso drammatico, senza trascurare il naturale manifestarsi di sprazzi di comicità. Un testo denso, sull’arrivismo e sul potere autodistruttivo della ricchezza, e che non si fa fatica a collegare a episodi di cronaca recentemente avvenuti. » 

(Scene Contemporanee)

« Uno spettacolo sulla disperazione che non lascia spazio alla paura, in cui non vince il più forte ma il più cattivo, forse, o meglio chi ha perso l’umanità nel momento in cui l’umanità l’ha tradito. Il nemico è nell’altro e in se stessi, nelle maschere di silenzio, nell’esperienza altrui. » 

(Recensito.it)

debutto della versione studio in occasione del Festival Contaminazioni 2016, Teatro Orologio di Roma (settembre 2016)

debutto della versione integrale in occasione del Festival Dominio Pubblico 2017, Teatro India di Roma (giugno 2017)

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